Wandering

Caratteristica di frequente osservazione nel demente

E’ pericolosa perché associata alla perdita dell’orientamento.

E’ importante cercare di individuarne la ragione:

  • se è una manifestazione di noia, incrementare le attività ricreative;
  • se si tratta della manifestazione del desiderio di esercizio fisico, far fare ogni giorno una lunga passeggiata che mantiene in forma il fisico e contribuisce a combattere l’insonnia notturna;
  • se si tratta di una reazione ad una sensazione di dolore, stato di disagio o, molto spesso, un mutamento dell’ambiente di vita, armarsi di tempo e pazienza perché far accettare un trasferimento al demente è compito estremamente arduo; rassicurarlo spesso ed informarlo di quanto sta per succedere, realizzare il trasferimento nel modo più tranquillo possibile, circondarlo di oggetti familiari e foto della sua famiglia.
  • Far indossare una catenina o un bracciale di identificazione o, in alternativa consegnargli un semplice foglio di istruzioni e accertarsi che porti con sé i documenti di riconoscimento personali

Informare i vicini di casa del problema e sincerarsi dei reali pericoli in cui può incorrere uscendo di casa da solo in una determinata zona;

Se il paziente è assolutamente determinato a raggiungere un determinato luogo, non contrastarlo direttamente anzi assecondarlo al principio e dopo un certo tempo, quando avrà dimenticato il suo intento originale, proporgli altre mete;

E’ sempre preferibile distrarre il malato invece di opporre un rifiuto e contrastarlo apertamente;

Essere consapevoli che l’eliminazione di qualsiasi rischio, legato al vagabondaggio, per il demente, si può ottenere soltanto con la totale costrizione ed immobilizzazione del soggetto; è preferibile quindi, anche per salvaguardare la dignità della persona, accettare un certo grado di rischio;

Se si vogliono evitare le fughe, si possono usare anche semplici trucchi come serrature difficili da aprire o situate in posizioni scomode, tenendo presente però che qualsiasi porta, per motivi di sicurezza, deve poter essere aperta velocemente

Utilizzare i farmaci sedativi solo come ultima risorsa; a volte il girovagare senza meta è prodotto, come effetto collaterale, proprio dall’assunzione in eccesso di alcuni farmaci


Wandering notturno

 

E’una forma di agitazione dovuta alla convinzione errata che sia già ora di alzarsi, alla necessità di alzarsi per urinare frequentemente durante la notte e, soprattutto all’inattività diurna che predispone il soggetto all’irrequietezza ed all’iperattività notturna

Fare in modo che il malato svolga adeguata attività fisica durante il giorno, soprattutto durante le ore pomeridiane

Proporre attività che possono favorire il sonno (es. giro in macchina o bagno caldo)

Accertarsi che il malato prima di andare a letto abbia soddisfatto i propri bisogni fisiologici e limitare l’assunzione di liquidi nelle ore serali

Lasciare una piccola luce notturna accesa in camera, in bagno e lungo il percorso

Accertarsi della temperatura ambientale delle condizioni del letto, della biancheria e delle coperte; usare coperte leggere per evitare che si attorciglino attorno al corpo

Usare le sponde del letto solo quando c’è l’effettivo pericolo che il demente possa cadere; le sponde infatti possono esse stesse rappresentare un pericolo quando il malato intraprendente le riesca a scavalcare

Se il malato si alza di notte e si veste come se fosse l’ora normale del risveglio, non è opportuno tentare di convincerlo a tornare a letto: nulla vieta che possa tornare ad addormentarsi vestito.