Gentlecare

La Direzione ha deciso di adottare e di certificare, prima in Liguria, il Metodo Gentlecare, un modello di assistenza protesico innovativo di origine canadese, ideato dalla terapista occupazionale canadese Moyra Jones, che si basa sul concetto teorico che la persona con demenza può ricevere dall’ambiente esterno ciò di cui è stato privato dalla malattia e non più recuperabile.

Obiettivo del metodo non è il recupero cognitivo o funzionale, ma il benessere della persona affetta da demenza, attraverso tre elementi protesici: le persone con cui il  interagisce, i programmi e le attività in cui è coinvolto e lo spazio fisico in cui egli vive.

Gli ambienti del Nucleo Alzheimer sono stati pertanto progettati e realizzati secondo le più moderne indicazioni architettoniche suggerite dal metodo Gentlecare, in modo da svolgere con efficacia quella funzione protesica che è riconosciuta quale elemento fondamentale e imprescindibile da tutta la letteratura del settore.

Gentlecare non si professa come una cura alla malattia, ma come paradigma o modello di assistenza per sostenere le famiglie e guidare chi lavora con le persone affette da demenza. Questo programma comprende tutte le fasi della malattia, dalla prima diagnosi a casa, a quella nella struttura fino alle cure palliative finali. Gentlecare è l’unico sistema rivolto ad ogni aspetto dell’assitenza del cliente, offrendo un modello completo, incentrato sul cliente per aiutarlo a convivere con la sua malattia.[1]


[1] Gentlecare: cronache di assistenza. Soluzioni, modalità e idee di applicazione del metodo, di E. Bortolomiol, L. Lionetti, E. Angiolini, ed. Erickson, Trento, 2015.